lunedì 8 luglio 2019

Fine anno scolastico 2018/2019 by Tina Consolo

Quest'anno ha visto molti cambiamenti della Legge o Riforma 107 e molti Docenti di conversazione hanno potuto finire  i FIT e provare l'anno di straordinariato e diventare di ruolo oppure partecipare a concorsi più o meno regionali oppure sono in attesa di fare il nuovo concorso che finalmente mette fine agli anni di graduatoria in seconda fascia mentre altri presto vedranno il nuovo concorso per chi era in terza fascia o addirittura facendo esperienze attraverso i MAD e supplenze brevi. Qualunque sia il vostro caso vi auguro di aver raggiunto o che state raggiungendo il vostro obbiettivo.
Volevo anche condividere con voi il fatto che siamo in una posizione privilegiata quanto insegnanti della nostra propria lingua e cultura e siamo noi i docenti che possono meglio trovare confronti e contrasti con la cultura dell'alunno italiano e che vive in italia, in un modo così sottile che nessun altro che non sia nato e cresciuto nel paese di provenienza possa fare.
Non solo,  siamo in grado di vedere da lontano il nostro paese e la sua cultura che cambia  nel bene e nel male e così affrontare con gli alunni discussioni ed attività che contribuiscono a creano menti sempre più allenati al pensiero critico e alla possibilità di trovare strade migliori per la nostra societa ed ambiente.
 Quest'anno ho avuto modo di insegnare una materia che si chiama prospettivi globali che trovo molto simile al lavoro che facevo come docente di conversazione quando affrontavo un modulo sulla famiglia in senso lato, sull'istruzione, sull'occupazione/lavoro, sulla guerra, la pace, globale/locale, l'ambiente, la lingua e il cambiamento, la legge, i diritti umani, le generazioni che cambiano con la digitalizzazione, la migrazione, le risorse, la sostenibilità, ecc.  Questi temi erano importantissimi per confrontare non solo la nostra cultura e modo di essere con quella locale ma con quelle globali,  con spunti che alimentavano discussioni e temi che gli alunni avrebbero potuto trovare nei temi di attualità in lingua ma anche nella prima prova di italiano.
 Avere il confronto con tre madrelingua al linguistico significava e significa un arrichimento ed un inizio ad affrontare un modo diverso di pensare e di vedere un tema, in certi sensi e farsi delle domande.  Questo mi pare ancora l'obiettivo più importante del nostro lavoro mentre insegnare la lingua in secondo luogo, e solo per aiutare a cogliere le differenze più sottili nei linguaggi verbali e non verbali e poi a fare tanta pratica nell'uso delle nostre lingue, pratica di cui noi siamo gli esperti.
E' necessario che la nostra classe di concorso sia tutelata e rimanga con questi obiettivi. Oggi è sempre più importante che si capisca che il docente di madrelingua sia un docente qualificato all'insegnamento ma che abbia ben preciso delle caratteristiche fondamentali altrimenti chi entrerà a farne parte sarà solamente un doppione del docente di lingua che ha un suo ruolo e competenze ben precise. In fine è altrettanto necessario che si capisca che un docente di conversazione debba fare il doppio dello sforzo nel capire i problemi dell'alunno anche perché con un'ora soltanto alla settimana bisogna lavorare molto fuori dell'orario delle lezioni per preparare 18 classi dove spesso c'è da personalizzare per 500 alunni,verificare e valutare e poi lavorare in stretto coordinamento con il collega di lingua e che questo impegno sempre più gravoso, oltre i 40 + 40 di ore funzioali all'insegnamento, abbia anche al livello di inquadramento il giusto compenso equipparato a tutti i docenti della secondaria di secondo grado.
Buone Vacanze

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