Quest'anno ha visto molti cambiamenti della Legge o Riforma 107 e molti Docenti di conversazione hanno potuto finire i FIT e provare l'anno di straordinariato e diventare di ruolo oppure partecipare a concorsi più o meno regionali oppure sono in attesa di fare il nuovo concorso che finalmente mette fine agli anni di graduatoria in seconda fascia mentre altri presto vedranno il nuovo concorso per chi era in terza fascia o addirittura facendo esperienze attraverso i MAD e supplenze brevi. Qualunque sia il vostro caso vi auguro di aver raggiunto o che state raggiungendo il vostro obbiettivo.
Volevo anche condividere con voi il fatto che siamo in una posizione privilegiata quanto insegnanti della nostra propria lingua e cultura e siamo noi i docenti che possono meglio trovare confronti e contrasti con la cultura dell'alunno italiano e che vive in italia, in un modo così sottile che nessun altro che non sia nato e cresciuto nel paese di provenienza possa fare.
Non solo, siamo in grado di vedere da lontano il nostro paese e la sua cultura che cambia nel bene e nel male e così affrontare con gli alunni discussioni ed attività che contribuiscono a creano menti sempre più allenati al pensiero critico e alla possibilità di trovare strade migliori per la nostra societa ed ambiente.
Quest'anno ho avuto modo di insegnare una materia che si chiama prospettivi globali che trovo molto simile al lavoro che facevo come docente di conversazione quando affrontavo un modulo sulla famiglia in senso lato, sull'istruzione, sull'occupazione/lavoro, sulla guerra, la pace, globale/locale, l'ambiente, la lingua e il cambiamento, la legge, i diritti umani, le generazioni che cambiano con la digitalizzazione, la migrazione, le risorse, la sostenibilità, ecc. Questi temi erano importantissimi per confrontare non solo la nostra cultura e modo di essere con quella locale ma con quelle globali, con spunti che alimentavano discussioni e temi che gli alunni avrebbero potuto trovare nei temi di attualità in lingua ma anche nella prima prova di italiano.
Avere il confronto con tre madrelingua al linguistico significava e significa un arrichimento ed un inizio ad affrontare un modo diverso di pensare e di vedere un tema, in certi sensi e farsi delle domande. Questo mi pare ancora l'obiettivo più importante del nostro lavoro mentre insegnare la lingua in secondo luogo, e solo per aiutare a cogliere le differenze più sottili nei linguaggi verbali e non verbali e poi a fare tanta pratica nell'uso delle nostre lingue, pratica di cui noi siamo gli esperti.
E' necessario che la nostra classe di concorso sia tutelata e rimanga con questi obiettivi. Oggi è sempre più importante che si capisca che il docente di madrelingua sia un docente qualificato all'insegnamento ma che abbia ben preciso delle caratteristiche fondamentali altrimenti chi entrerà a farne parte sarà solamente un doppione del docente di lingua che ha un suo ruolo e competenze ben precise. In fine è altrettanto necessario che si capisca che un docente di conversazione debba fare il doppio dello sforzo nel capire i problemi dell'alunno anche perché con un'ora soltanto alla settimana bisogna lavorare molto fuori dell'orario delle lezioni per preparare 18 classi dove spesso c'è da personalizzare per 500 alunni,verificare e valutare e poi lavorare in stretto coordinamento con il collega di lingua e che questo impegno sempre più gravoso, oltre i 40 + 40 di ore funzioali all'insegnamento, abbia anche al livello di inquadramento il giusto compenso equipparato a tutti i docenti della secondaria di secondo grado.
Buone Vacanze
Associazione Docenti di Conversazione in Lingua Straniera Italia
Blog dell'Associazione Docenti di Conversazione in Lingua Straniera Italia Chi siamo - Controlla il nostro sito : www.madrelingue.com Cosa facciamo : www.madrelingue.blogspot.com/2018/06/benvenuti.html Contattateci a doc.conv.ne.lingua.straniera@gmail.com
lunedì 8 luglio 2019
domenica 27 gennaio 2019
Iscrizione e rinnovo quota associativa 2019
NUOVI ISCRIZIONI E RINNOVI DELLA
QUOTA ASSOCIAZIATIVA PER IL 2019
SONO APERTI - quota associativa annuale 10 euro
Per informazione scrivere a doc.conv.ne.lingua.straniera@gmail.com
oppure unisciti al gruppo associativo chiuso:
https://www.facebook.com/groups/docenti.conversazione/
oppure solo al gruppo chat pubblico:
https://www.facebook.com/groups/426887510833678/learning_content/
venerdì 21 dicembre 2018
Assemblea dei soci e gruppo docenti di conversazione è convocata per il 28 dicembre ore 1430.Si utilizzerà la piattaforma online e le coordinate per entrare vi saranno dati tra qualche giorno. Le troverete sulle pagine facebook dei soci e del gruppo chat facebook. E' un momento per trarre le conclusioni per quest'anno di Associazione e decidere sul futuro. Vi aspettiamo.
Nel frattempo Il Direttivo vi augura Buone Feste con serenità.
Il Presidente
Tina Consolo
Associazione Nazionale Docenti di Conv.ne Lingua Straniera
FB: Associazione Docenti di Conversazione in Lingua Straniera
giovedì 25 ottobre 2018
Rafforzare le abilità in L2 attraverso independent learning: il “case study” di un E-magazine in lingua italiana
Rafforzare le abilità in L2 attraverso independent learning: il “case study” di un E-magazine in lingua italiana
La mia esperienza come insegnante di lingua italiana L2 inizia proprio in Italia, in un’azienda in Umbria, insegnando Business Italian ad alcuni manager tedeschi. A quel tempo la mia maggiore occupazione era il giornalismo, ma i miei studi da linguista mi hanno sempre portata all’insegnamento.
Da circa 14 anni vivo in Inghilterra e proprio qui ho avuto la grande possibilità di sviluppare le mie competenze come insegnante di italiano L2 e soprattutto di sperimentare nuovi strumenti di insegnamento che possono rendere le lezioni efficaci e molto più comunicative.
Leeds Beckett University ha rappresentato per me non solo il luogo di lavoro, ma il terreno fertile dove fondere la mia passione per la didattica e il giornalismo. Tutti noi insegnanti sappiamo bene quanto sia difficile motivare i nostri studenti e trovare sempre nuovi mezzi per canalizzare le informazioni che devono acquisire per parlare una seconda lingua.
Ho notato in particolare, come fosse difficile coinvolgere gli studenti nelle attività di scrittura: i compiti erano spesso o troppo brevi o copiati da siti o addirittura assenti.
Mancava volontà ma soprattutto motivazione interiore.
L’idea è stata quella di creare un magazine on-line (nella piattaforma di condivisione del dipartimento di lingue) scritto direttamente dagli studenti di livello B2-C2, dando loro la possibilità di scelta del materiale e della stesura dell’articolo, dando vita a qualcosa di individuale e unico.
Qui di seguito andrò ad illustrare l’impatto di questa attività sull’apprendimento e non solo, ma anche sullo sviluppo emotivo dello studente di una seconda lingua (sicurezza nello scrivere in una lingua diversa, superamento di barriere nel parlato).
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Patrizia Ronchetti
Tutor di lingua italiana presso Leeds Beckett University (Gran Bretagna) dal 2005, ho conseguito il PGCHE (Postgraduate Certificate in Higher Education) nel 2011.
Ho conseguito la laurea in Lingue e Letterature Moderne presso l’Università del Studi di Perugia con una tesi in Antropologia comparata con la lingua inglese.
La mia esperienza in Italia come giornalista pubblicista e insegnante di lingua inglese e italiana come L2 mi ha dato strumenti e abilità di interagire con gli student creando sempre nuovi mezzi di comunicazione creative ed efficacy al fine dell’apprendimento.
A Leeds sono promotrice di workshop sulla lingua italiana e speaker a conferenze sull’insegnamento della lingua L2.
Communicato dell'Associazione
Comunicato dell'Associazione dei Docenti di Conversazione in Lingua Straniera in Italia
Ottobre 2018
RIFLESSIONI E PROPOSTE DELLA ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI DOCENTI DI CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA SULL’INSEGNAMENTO DELLE LINGUE
L’Associazione Nazionale dei Docenti di Conversazione in Lingua Straniera dopo l’assemblea dei soci in cui è stato discusso la situazione dell’insegnamento delle lingue in Italia e la situazione sempre più incresciosa dei docenti di conversazione , vuole condividere con le Autorità Scolastiche una riflessione sulla natura e il ruolo dell’insegnamento delle LS.
Nonostante il Trattato di Lisbona definisca chiaramente le competenze chiavi per l’apprendimento dove al ruolo vitale delle lingue un intero capitolo (capitolo 5) nel quale sono illustrate le raccomandazioni europei sul riconoscimento dei crediti, la convalida e le certificazioni di apprendimenti pregressi ed il sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale, si continua a differenziare e discriminare tra persone formate in altri paese europei oltre all’Italia.
Non solo, i docenti di conversazione hanno spesso formazioni eccellenti ambite anche da parte dei cittadini italiani come il Celta e Delta ambite anche da parte dei cittadini italiani, abilitazioni professionalizzanti conseguite presso enti di formazione riconosciuti a livello internazionali, di uguale spessore, se non più intensi dei corsi di specializzazione attualmente attivo e riconosciuti al livello ministeriale, pur non essendo mai tenuti in considerazione come vere e proprie abilitazioni linguistiche.
Anzi, quelle che si è purtroppo verificato in questi anni e che molti hanno dovuto ripetere a spese loro abilitazioni che presentavano percorsi identici a quelli per le abilitazioni per i docenti italiani di lingua straniera, a volte anche includendo la parte relativa alla letteratura. Tuttavia, a fine percorso i docenti di conversazione si ritrovavano con il titolo di abilitazione solo per la conversazione. Chi ha queste specializzazioni o vere abilitazioni nel proprio paese fa spesso i corsi di formazione ai docenti che arrivano dall’Italia per Erasmusplus, i vecchi Comenius e corsi risultati da accordi tra università italiani e stranieri nonché alla formazione dei docenti nelle scuole primarie seppure di fatto poi non vengono ritenuti idonei all’insegnamento della lingua straniera ai pari degli insegnanti di lingua, alla formazione dei docenti di conversazione e ai docenti CLIL. Un paradosso considerando che la maggior parte hanno un titolo universitario.
La nostra figura professionale è sempre stata tenuta poco in considerazione per via del titolo di accesso che riconosce il solo diploma di scuola secondaria ottenuto nel paese di cui si parla la lingua. Questa tipologia di selezione che di fatto ci equipara agli ITP ha purtroppo favorito l’accesso anche a persone italiane che hanno conseguito un diploma di scuola secondaria ad honorem dopo un anno all’estero e ritenuti idonei ad insegnare la lingua come madrelingua.
Chiediamo al Miur di rivedere l’accesso all’insegnamento della conversazione per tutelare questa classe di concorso spesso denigrata, per restituirle il valore aggiunto che si merita, al livello quadro dei docenti con gli stessi diritti e gli stessi doveri.
In questo comunicato abbiamo voluto descrivere la situazione di docenti veri e qualificati come in qualunque altra classe di concorso, di docenti seri e professionali come in tutte le categorie prima di sottolineare come sapete l’importanza sempre più grande di un buon livello dell’insegnamento delle lingue in questo paese.
La nostra associazione è formata di docenti di conversazione che hanno insegnato presso università, enti di formazione linguistica riconosciuti dal Miur, scuole dei vari gradi di istruzione e per i quali hanno tenuto corsi di:
- lingua e metodologia didattica per docenti di lingua.
- Lingua e metodologia CLIL indirizzati a docenti di discipline non linguistiche (DNL)
E progetti di formazione in qualità di:
- Ambasciatori Etwinning
- Progettisti ed intermediari per Erasmusplus
- Docenti CLIL
- Formatori per gli insegnanti delle scuole primarie
I docenti di conversazione fanno formazione e l'Associazione fornisce già corsi iniziale per chi vuole iniziare questa professione mentre per chi vuol approfondire, i nostri soci formatori in Erasmus, Etwinning fanno già dei corsi, stiamo già chiedendo al Miur la possibilità di fare formazione ai nostri docenti di conversazione riconosciuti da loro perché chi meglio di loro sa cos’è il loro ruolo e come può funzionare. Per questo l’Associazione ha da anni un vademecum della professione perché un vuoto nel sistema scuola ha lasciato alla libera interpretazione qual'era il ruolo dei due docenti di lingua insieme da parte di chi di didattica delle lingue non ne conosceva .
Vediamo di analizzare più nello specifico le criticità dell’insegnamento delle lingue nei vari ordini di scuola.
1. Scuola Primaria
Il problema dell’insegnamento nelle scuole primarie è spesso collegato a vari fattori:
a. L’introduzione di una lingua straniera come materia e non come modo alternativo di comunicare (come di fatto avviene nelle scuole internazionali . Spesso dli insegnanti della scuola primaria non hanno le competenze di comunicare nella seconda lingua in modo naturale in quanto il loro livello linguistico non risulta adeguato (A2 o B1), con il risultato di ‘insegnare’ ciò che a loro volta hanno appreso cono solo poche ore di preparazione in corsi di 120 a 500 ore. Inoltre raramente hanno una certificazione della lingua e solo perché molti di loro sono professionali e riconoscendo l’inadeguatezza nella preparazione linguistica fanno dei corsi privatamente. Questa situazione potrebbe cambiare con l’intervento di un docente di conversazione nelle primarie che faccia delle ore insieme sia agli studenti che agli insegnanti ,per tenere viva la loro preparazione e la loro motivazione nonché accedere a innovazioni didattiche per l’età specifica.
b. Comunicare già da piccoli in una lingua straniera in modo naturale perché c’è un nativo con cui interloquire risolve non solo i problemi glottodidattiche, affiancare la pratica, l’esercitazione, la conversazione all’insegnamento più scolastico è non solo un arricchimento ma una necessità soprattutto per i piccoli. Un nativo ed un italiano che hanno bisogno di comunicare in quella lingua facendo le cose più semplici, piantare dei semi, fare dei biscotti, un esercizio ginnico ecc. non servono lezioni sul funzionamento delle lingue.
2. Scuola Secondaria
a. E’ ’ fondamentale che gli alunni che imparino in questo modo una lingua poi non sono obbligati a ricominciare tutto da capo al successivo grado di scuola ma che abbiano la possibilità di continuare a progredire con qualche ora di pratica linguistica oltre alle lezioni di lingua. Il docente di conversazione è un esperto capace anche di migliorare gli interventi del collega di lingua mentre è di vitale importanza che i docenti di lingua siano più responsabili durante l’ora di conversazione di monitorare da vicino gli aspetti soggettivi degli alunni che il docente di conversazione non sempre può cogliere in un’ora alla settimana.
b. In questa seconda fase l’insegnamento dovrebbe essere consone all’età degli alunni, dovrebbe crescere con loro approfondendo dov’è necessario e possibile, dare supporto extra e contemporaneo alle lezioni offrendo potenziamenti e recuperi seguendo un ritmo personalizzato secondo la maturità degli alunni. Gruppi di alunni a livello potrebbero essere creati con l’utilizzo di docenti nativi mantenendo sempre un collegamento con l’aspetto internazionale ed offrendo momenti autentici per la lingua.
3. Nella scuola di secondo grado la progressione deve continuare . Il docente di conversazione diventa essenziale nel sviluppare una scioltezza nel parlare e facilita l'ascolto. Si motivano i discenti a continuare anche se sbagliano perché non si deve correggere ogni piccolo errore mentre uno sta tentando di parlare. Esercizi nei contesti di alcuni indirizzi sono essenziale per poter affrontare il mondo di lavoro e quindi come si fa a fare una formazione tecnica, nel turistico, per esempio senza l'esercitazione orale autenticato da un nativo, in aeronautica, nautica dove l'inglese è fondamentale.
Ormai i corsi universitari sono sempre più spesso in lingua straniera e quindi le figure dei docenti madrelingua e di conversazione sono ormai doverosi a tutti i livelli.
Auspichiamo che a breve si possa essere coinvolti insieme a tutti gli operatori ed esperti di lingua e partecipare a un incontro/discussione sul tema e sul futuro dell'insegnamento delle lingue in Italia per cercare di migliorare l'insegnamento
e facilitare in modo ottimale l'apprendimento da parte di tutti le parti interessati solo così possiamo contribuire ad avvicinare l'Italia agli standard europei richiesti.
lunedì 2 luglio 2018
Lire en français
Lire en francais
Lire en français. Quoi? Classiques, romans, poésies, scénarios, actualités, modernes, contemporains. De France, de Belgique, du Québec, des DROM, de Suisse, en un mot de la francophonie!S'échanger des conseils, des opinions, des motivations tout en respectant les idées d'autrui et sans offenser.Bonnes lectures!
Se vi interessa seguite il link nel titolo ed iscrivetevi.Forse presto anche in altre lingue.
Commissioni Concorso
Commissioni Concorsi per l'Insegnamento della conversazione in Lingua straniera.
Anche quest'anno i docenti di conversazione in lingua straniera sono gli ultimi degli ultimi. Inutile che ci sono grida di inglese o lingue straniere dalla scuola d'infanzia, cambiamo la didattica delle lingue ecc.
I docenti ancora bloccate nelle varie graduatorie anche se abilitate e quelli che aspettano di diventarlo anche quest'anno sono obbligati a chiedere la disoccupazione per far fronte alle spese di tutti i giorni per le loro famiglie. Non sanno se un nuovo anno vuol dire trovare ore e non sanno mai quando si decide dal MIUR far partire un'altro anno scolastico da settembre, da ottobre e anche da novembre.
E' sempre stato così. Ci sono stati anni che ricordo quando eravamo chiamati anche nel secondo quadrimestre, sempre gli ultimi però perché non si capiva molto bene quello che facevamo. "Lettori? Ma io ho già l'insegnante di lingua, non mi serve adesso uno che legge in classe".
Per l'ignoranza di chi non è a conoscenza del nostro ruolo e del nostro lavoro era questa la situazione in passato.
Oggi si dovrebbe sapere meglio ma a quanto pare non è così ed i docenti di conversazione sono una delle poche categoria che non ha ancora in alcune regioni di Italia che accorpa regioni sud/ nord per la transumanza dei corsi, i concorsi, i posti di lavoro. Non ci sono ancora le commissioni per fare i concorsi e sembra che uno dei motivi e che non riescono a reperire i docenti commissari per formare la commissione e far partire i concorsi. Quindi tutto sembra slittare e molti docenti che speravano di entrare in ruolo per l'anno prossimo vedono sfumare di nuovo un altro anno con le incertezze di sempre.
Chiediamo ai nostri soci ma anche ai docenti di lingua e conversazione che non fanno parte della nostra associazione di seguire il bando per i commissari di concorso ma di fare comunque le domande alle proprie USR per dare la possibilità a questi colleghi di continuare il loro percorso di lavoro e di vita.
Buona fortuna - Tina Consolo
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