Chiamata Diretta by Tina Consolo
Stavo leggendo i commenti dopo la dichiarazione del nuovo Ministro di abolire la chiamata diretta dei docenti in base alle esigenze della scuola e devo dire di essere molto combattuta su quale parte stare.
Da una parte noi che veniamo da diverse parti del mondo siamo abituati a questo tipo di reclutamento che ha sempre funzionato nei nostri paesi - io parlo della Gran Bretagna; dall'altra parte capisco anche la difficoltà di essere assunti nella scuola se vieni da diverse parti del paese portando molti problemi, non poco quello di lasciare la propria casa e famiglia per concentrasi sul nuovo lavoro, oppure se uno ha già una certa anzianità di lavoro oppure se in qualche modo non risponde perfettamente all'ideale per una certa posizione.
Secondo me la chiamata diretta andava insieme ad una chiara richiesta di una scuola sulla tipologia di docente che cercava in base a classe di concorso ma anche le varie responsabilità e mansioni che questo docente doveva coprire. E' ovvio che una richiesta esplicitata di questo genere va accompagnato non solo da quello che vuole una scuola ma anche da che cosa offre la scuola e al primo punto lo stipendio. Non si può pensare di chiedere di tutto e di più ma offrire il minimo di stipendio o lo stipendio base se si vuole scegliere il migliore. La persona che fa domanda per una scuola sa, così, cosa si vuole da lei/lui e quali sono i benefici.
Il reclutamento deve avere una certa reciprocità e non può permettersi di essere a senso unico.
Purtroppo in questo paese è in atto da vari anni una frenesia di accaparrarsi titoli di vari generi, spesso non chiarissimi, fatti con enti non limpidissimi e con certificazioni ed accreditamenti solo negli ultimi anni monitorati dal Miur che su carta fanno anche la loro bella figura ma di pratico non c'è molto.
Per quanto riguarda i docenti di conversazione non è possibile che un docente abilitato, madrelingua nel senso che riteniamo una persona madrelingua nel nostro vademecum viene messo allo stesso livello di una persona italiana che abbia fatto un anno all'estero e ottenuto un diploma onorario di quel paese ed entra con questo titolo ad insegnare.
Come si fa a capire la differenze, e quali sono i criteri per scegliere le persone 'adatte' ad una scuola se poi tutto si basa sulla guerra dei titoli? Insomma una chiamata diretta deve chiedere ma deve anche offrire delle garanzie sia nel lato economico sia nei criteri di assunzione e questo si riesce a fare in un sistema completamente autonomo anche al livello economico. La vedo dura.
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