mercoledì 13 giugno 2018

How my school takes the stress off teachers

MAGARI di Tina Consolo


How my school takes the stress off teachers


Il carico del docente che sia di conversazione o di qualunque altra materia o grado di scuola sta aumentando da anno in anno e tutti nella scuola cominciamo a risentirne al livello della salute.
Molti di noi non siamo più alle prime esperienze, ed i docenti di conversazione in particolare che hanno come cattedra 18 ore con 18 classi cominciano un po' ad arrancare specialmente quando tutte le riunioni sono importanti e si supera la quota 40 + 40 del contratto e ci si sente dire << ma lei non può mancare anche se le ore le ha già fatte tutte>>.
 Quando, il docente di conversazione, ormai uguagliato e parificato e e quindi con tutte le funzioni dei docenti del consiglio a tutti gli effetti, si hanno gli  stessi doveri moltiplicate per il numero di classi.  Un docente serio, poi, odia dimenticare i nomi degli alunni, figuriamoci tutte le informazione su ogni creatura e con il continuo aumento del numero di alunni per classe 540 alunni e da 7 a 10 colleghi a volte oltre a tutto lo staff della scuola, genitori cominciano a diventare un problema.
A volte mi dico, ma perché devo passare tutta la serata a compilare moduli, registri, schede ecc quando vorrei trovare materiale coinvolgente, motivante, creare qualcosa di nuovo da fare in lezione che gli studenti possono ricordare, può stimolarli, motivarli a studiare per il bello del sapere - sembra che questo non è più un obiettivo.
Come si fa ad essere freschi, riposati e chiari dopo una serata di scrutini (primo o secondo trimestre) dove non si ha tempo nemmeno di fare colazione, pranzo, a volte nemmeno un caffè quando si hanno 18 consigli da fare in quattro o cinque serate in una settimana con le lezioni al mattino.
Come si fa a stabilire rapporti di lavoro quando ci si vede due secondi uscendo ed entrando in una classe e durante una ricreazione di dieci minuti se esci di classe immediatamente e non vai in bagno, o a prendere un caffè, poco salutare, da una macchinetta prima di entrare in classe (non pensare a chi fuma).
Una scuola del genere non è fatta per persone ma per autome che non hanno nessun esigenza umana ma si limitano a fare il lavoro in modo meccanico, pro-forma. 
Il docente trasmette la sua voglia di fare, la sua passione per la materia e per la vita ma gli stress di questa epoca, le pretese dalla società, dallo stato vogliono dire che i docenti non possono formare un rapporto di dialogo, di empatia con i discenti e con chi li sta a fianco e quindi non possono più essere un modello di vita da seguire, possono trasmettere solo frustrazioni.

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